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Approvata all'unanimità la proposta di includere area discariche nel SIN e nella trincea drenante

Il Consiglio Comunale di Piombino ha approvato il 17 dicembre 2021 la nostra proposta di inserire la discarica ex-ASIU, insieme a tutta l'area in concessione alla SpA Rimateria, all'interno del SIN e più precisamente all'interno del perimetro delimitato dalla trincea drenante e dal marginamento fisico lungo il Fosso Cornia Vecchia per la messa in sicurezza della falda superficiale.

Ringraziamo il M5S per aver portato la proposta (di cui potete prendere visione cliccando su questo link) in discussione, il PRC per averla condivisa e tutte le forze politiche per averla approvata, con un emendamento proposto dalla maggioranza. L'emendamento (che trovate cliccando su questo link) si limita a sottolineare la necessità di non rallentare l'esecuzione delle opere di messa in sicurezza della falda superficiale, dato che a breve dovrebbe essere emanato un apposito bando Europeo.

Ciò significa che il Comune di Piombino deve attivarsi rapidamente con gli Enti competenti, in modo che prima dell'uscita del bando Europeo sia fatta una variante non sostanziale al percorso della trincea, variante che fra l'altro, prevedendo un percorso più breve e un minor numero di pompe, comporterà un vantaggio economico.


Lasciare quei 50 ettari fuori dal canale che intercetta la falda superficiale inquinata avrebbe infatti vanificato l'intera opera. Sui 50 ettari in concessione a Rimateria insistono circa 16 ettari ricoperti di rifiuti siderurgici da bonificare (al pari di quelli presenti nella 36 ettari), una discarica ex-Lucchini chiusa priva di telo di fondo con progetto di bonifica non attuato, una discarica ex-Lucchini aperta con perdite di percolato dal telo di fondo, la discarica ex-ASIU per la quale ad oggi le analisi effettuate non hanno potuto escludere perdite di percolato dal telo di fondo. Stando così le cose, la falda sottostante sarà sicuramente inquinata e le sue acque non intercettate si riverserebbero nel fosso Cornia Vecchia e nel fosso parallelo alla Geodetica; da lì gli inquinanti potrebbero disperdersi nei terreni circostanti e raggiungere il mare.


L'intera area della SpA Rimateria sta avvelenando il suolo e la falda superficiale con il percolato e l'aria con il biogas. L'attuale situazione, che vede i presidi ambientali della discarica ex-ASIU funzionanti solo in parte e per poche ore, è stata finora irresponsabilmente sottovalutata. Per questo torneremo a parlarne: per porvi rimedio non possiamo certo aspettare che sia conclusa l'eventuale vendita. Vendita peraltro a nostro avviso quasi impossibile, dati gli ingenti investimenti necessari per provvedere alla messa in sicurezza dell'area, dando per certo che né la Regione né il Comune potranno più concedere dilazioni e chiudere gli occhi sulle mancate bonifiche, sulle prescrizioni disattese, sulla mancata rimozione dei cumuli siderurgici presenti sui 16 ettari, sulle perdite di percolato delle discariche, sulle mancate coperture della ex-ASIU e sul non corretto funzionamento degli impianti di estrazione e trattamento biogas e percolato come avvenuto per anni.


Ci riserviamo di illustrare nelle prossime settimane il progetto che abbiamo elaborato per affrontare il problema occupazionale ed ambientale creato da ASIU e dalla SpA Rimateria, progetto che per noi (lo anticipiamo sin d'ora) non passa certo dalla vendita ad un nuovo privato.


Potete seguire la discussione tenutasi in consiglio comunale cliccando su questo link

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