Cari egoisti, pronti a complimentarvi per il piglio decisionista con cui il commissario Giani ha scelto di sacrificare un pezzo di Toscana pur in assenza delle necessarie condizioni tecniche e logistiche, avete preso un granchio.
Abituati, come evidentemente siete, a fidarvi ciecamente delle dichiarazioni e delle “notizie” filtrate dai mainstream nazionali, avete abboccato alla promessa di passare un inverno al caldo e, per di più, con bollette ribassate. E chi se ne frega se questo comporta imporre a un territorio un rigassificatore insicuro, che andrà a colpire i tentativi di riconversione economica di una comunità che sta ancora pagando scelte del passato che, sempre per voi connazionali egoisti, vi avevano collocato un'industria pesante senza preoccuparsi di renderla moderna ed ambientalmente compatibile in modo che non producesse morti, malati, inquinamento. Industria siderurgica oggi in via di dismissione perché i mercati internazionali e gli interessi delle multinazionali lo ritengono più opportuno. Scelte che hanno fatto sì che quella comunità debba tuttora vivere accanto a un SIN (sito di interesse nazionale per le bonifiche) con circa 3000 ettari di territorio, di cui oltre 900 a terra, da bonificare. Un "ritorno economico" che ha comportato l'essere dal 2014 una delle aree di crisi industriale complessa.
Bene, avrete pensato: magari non sarà vero, ma se lo fosse potremmo guadagnarci... L'importante è che sia nel cortile di casa di qualcun altro. Sì, siete voi i veri NIMBY.
E pure un po' creduloni.
Allora prendete nota: l'operazione rigassificatore non vi permetterà di avere gas per l'inverno, in quanto sarà attivo (se non riusciremo a fermarlo) dalla prossima estate. L'allarme inverno serviva solo ad ottenere il consenso di voi egoisti.
E ancora, non servirà ad abbattere le vostre bollette. Al contrario servirà solo a spostare il gas nei mercati finanziari ad alta speculazione. Con l'aggravante che il gas liquefatto, dovendo essere trasportato per nave e raffreddato a -161 gradi, costa e continuerà a costare enormemente di più.
Quindi ricordate: pagherete per sempre molto di più. Creduloni e pure un po' coglioni.
In più, cari egoisti, siete anche un po' masochisti: domani potrebbe essere il vostro cortile ad essere colpito da quella stessa logica dell'emergenza che permette di imporre ovunque, per decreto, scelte indigeribili sulla collocazione di infrastrutture. Per un aeroporto, una mega discarica, un inceneritore o una centrale nucleare.
Perché questo è forse il risultato più importante che volevano ottenere: liberarsi delle garanzie democratiche e delle procedure che tutelano la sicurezza, l'ambiente e la salute pubblica. Qualcuno li chiama "lacci e lacciuoli", specialmente quando servono a tutelare qualcun altro. Quando servono a tutelare noi, tuttavia, li chiamiamo in ben altro modo. Purtroppo ve ne accorgerete presto.
Ora il nuovo governo ha nelle mani la patata bollente: la Meloni dovrà scegliere fra mantenere la parola data sull'esplorare ogni alternativa, oppure smentirsi abbandonando faccia, territorio e il proprio sindaco.
Una cosa è certa: continueremo a lottare, nei tribunali e con la disobbedienza civile. Da soli o, lo speriamo, con quelli di voi che cominceranno a rendersi conto della vera situazione in cui ci stanno costringendo.
Siamo ancora in democrazia. No?
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