In questi giorni e non da ora la Liguria è in fermento.
L'argomento è il trasferimento della Golar, ora Italis LNG, a Vado ligure da Piombino, con tutto il contorno di politici di serie A, B o C che si pronunciano, si sperticano, si scagliano.
E anche GreenPeace, associazione ambientalista di primissimo piano, prende una posizione netta contro il suddetto trasferimento .
Giustamente, diciamo noi.
Le motivazioni ambientali alla base della loro opposizione sono giustissime, la salvaguardia dell'ambiente marino, la difesa del santuario dei cetacei, la tutela delle molte specie di pregio.
Giustissime ed esattamente sovrapponibili al caso Piombino.
Identiche ragioni ambientali, identico il mare e il santuario dei cetacei, con in più, a Piombino, motivazioni di altra natura, tipo la collocazione in porto a poca distanza dalle abitazioni e dal centro cittadino.
Ma lasciamo pure perdere questi ulteriori aspetti, limitiamoci ai motivi ambientali del NO a Vado, che appunto condividiamo perché sono gli stessi del NO a Piombino.
Vorremmo quindi chiedere a tutti questi signori contrari al trasferimento , che non sono Nimby, come non lo siamo stati mai noi, dove pensano che debba andare a finire a luglio 2026 l'Italis LNG.
Sì, perché entro luglio 2026 dovrà lasciare inesorabilmente il nostro porto, come dice anche il TAR Lazio , oppure loro signori ritengono che invece ci debba restare?
In mezzo allo stesso santuario dei cetacei tanto e giustamente invocato?
Se cosi pensano, lo dicano chiaramente, non si limitino a dire NO a Vado, aggiungano di grazia quale futuro ipotizzano per la Italis.
Da parte nostra le auguriamo una riconversione a scopi molto più utili dell'attuale, visto che è ampiamente dimostrato quanto agli Italiani e all'economia italiana quel gas non serva.
Ma per favore niente ipocrisia.
Gruppo Gazebo 8 giugno
Comitato La Piazza Val di Cornia
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