La Piazza accoglie l’invito del Camping CIG ed invita i cittadini a partecipare alla manifestazione del 19 Luglio indetta per difendere il posto di lavoro della più grande fabbrica cittadina, quella delle acciaierie, perché non chiuda e rinasca mediante gli indispensabili investimenti nel segno della modernità e del rispetto ambientale, una nuova fabbrica capace di convivere con le altre realtà che danno lavoro: turismo, liberato dalle tentazioni predatorie verso l'ambiente e i diritti, commercio, logistica, piccola e media impresa, attività legate al mare e garantendo ugualmente la salute degli stessi cittadini come di chi vi lavora.
Lo faremo nella consapevolezza che solo riunendo le lotte di una intera città avremo la possibilità di ottenere una economia diversificata, mandare via il rigassificatore che blocca il porto e danneggia tutta l’economia legata la mare, impedire che Rinascenza porti avanti, peggiorando, lo stesso piano industriale di Rimateria, per il rilancio dell’ospedale e per impedire che si attui il destino voluto da multinazionali come SNAM e JSW e altri forze economiche: chiudere con le fabbriche che producono e danno occupazione, sacrificare il nostro bellissimo territorio e tutto il prezioso terreno industriale a ridosso del porto per passare alla gestione dei rifiuti e alla produzione di energia. Settori quello dell’energia e dei rifiuti che daranno pochissima occupazione, occuperanno grandi spazi e avvieranno Piombino verso un destino fatto di disoccupazione, povertà culturale, spopolamento ed inquinamento. Questi contenuti: no al rigassificatore, no a nuove discariche per rifiuti da fuori, si al rilancio dell'ospedale, si alle bonifiche e gli smantellamenti che devono servire anche ad allontanare gli impianti più inquinanti dalle abitazioni civili, impossibile accettare la proposta JSW a proposito del forno elettrico pagato dallo Stato e costruito in fondo Corso Italia!
Siamo per un'economia territoriale diversificata. In questo contesto può trovare spazio una moderna metallurgia. Quanto al rilancio della siderurgia, in passato assai poco prevedibile per la ristrettezza dei fondi attivabili da parte di uno Stato che volesse acquisire un ruolo in questo settore, abbiamo visto come la guerra e le logiche di emergenza hanno dimostrato esserci risorse infinite a cui attingere: si tratta solo di fare scelte politiche. Per ora tali scelte hanno privilegiato guerra, armamenti, fonti fossili e tutela degli extra profitti delle multinazionali. Potrebbe essere scelta una via diversa, basta volerlo.
Per concludere, alla manifestazione porteremo con la nostra presenza alla manifestazione le nostre rivendicazioni: no rigassificatore, no rifiuti da fuori, bonifiche, rilancio dell'ospedale!
Comitato la Piazza della val di Cornia
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