Abbiamo scritto al Ministero, alla Regione Toscana, ai Comuni ed alle forze politiche locali una lettera con oggetto "Richiesta di inserimento dell'area discariche e Li53aR all'interno della trincea drenante per la messa in sicurezza della falda del SIN di Piombino. Messa in sicurezza dell'area discariche e Li53aR ad Ischia di Crociano (Piombino), gestite dalla curatrice fallimentare Dott.ssa Ozia" in cui puntualizziamo gli immediati pericoli ambientali che la zona delle discariche ad Ischia di Crociano sta creando soprattutto con l'avvicinarsi delle piogge. La responsabilità di quello che potrebbe accadere non sarà, a nostro avviso, solo della Curatrice Fallimentare ma anche di tutti quei Soggetti (Sindaci, Assessori all'ambiente Comunali e Regionali, ecc.) che non la sollecitano, con precise prescrizioni, ad attivarsi immediatamente per proteggere ambiente e cittadini!
Si leggono in questi giorni insostenibili tesi secondo cui Navarra affermerebbe che la Regione Toscana non può riscuotere le fideiussioni per chiudere in sicurezza la discarica ex-ASIU esaurita (resta solo il cono rovescio) dicendo che doveva fermare Rimateria nel 2017 ed impedire la vendita delle azioni ai privati oppure continuare a chiudere gli occhi sulla disastrosa situazione ambientale e permettergli di fare guadagni lasciando perdere le prescrizioni per la difesa dell'ambiente! Barbara del Seppia liquidatrice ASIU dichiara fallimento compiendo quello che nel 2015 sarebbe già dovuto accadere nel passaggio, stabilito per legge, a SEI Toscana del servizio di spazzamento e raccolta rifiuti urbani. ASIU aveva rimandando, fino ad oggi, la sua liquidazione nella speranza di riuscire con la nascita di Rimateria, a saldare i milioni di debiti creati con una gestione dissennata e nascondere i disastri compiuti da ASIU.
Noi con questa lettera proponiamo interventi urgenti di messa in sicurezza. Riteniamo che il Sindaco di Piombino con un'Ordinanza Sindacale o la Regione con precise prescrizioni su varie azioni da compiere potrebbero obbligare la Dott. F. Ozia (curatrice fallimentare) ad intervenire non solo per la tutela dei debitori ma anche per la protezione dell'ambiente e la messa in sicurezza dell'area delle discariche. Non accetteremo lo "scarica barile": siete tutti responsabili! Alcune delle nostre proposte, supportate da precise analisi, contenute nella lettera: inserire l'area delle discariche all'interno del SIN e della trincea drenante per la messa in sicurezza della falda, immediata revisione del progetto di bonifica della LI53aR, rimozione dei cumuli di rifiuti siderurgici e degli hot spot, carotaggi sulla discarica ex-ASIU, analisi approfondite della zona secondo quanto già prescritto e mai effettuato, ecc. Leggi il testo della PEC inviata agli Enti Leggi il testo della relazione diffusa da ARPAT sui rischi in essere
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