L'ultimo comunicato di "La Piazza" è stato accusato di falsità dall'Assessore all'Ambiente sostenendo che da parte dell'Amministrazione non era stato dato un giudizio positivo su quanto proposto dalla nuova proprietà delle discariche di Ischia di Crociano. Con ogni evidenza il nostro comunicato prendeva posizione a seguito non tanto dell'irrilevante parere che il Comune ha espresso in qualità di creditore (peraltro inviato erroneamente al curatore fallimentare invece che al tribunale), ma dalle affermazioni del Sindaco riportate in più articoli della stampa locale.
A proposito delle linee industriali presentate da Rinascenza Toscana il Sindaco ha infatti diverse volte affermato al giornale il Tirreno: "Sì a un impianto utile per le bonifiche sul nostro territorio, ma no al vecchio schema dei conferimenti in discarica che la nostra città ha bocciato in passato" e poi "Durante l'incontro che si è tenuto nelle settimane scorse ci sono state illustrate solo per sommi capi le linee industriali della nuova società, è presto per dare un giudizio, ma di fondo è emersa la volontà di trasformare Ischia di Crociano da luogo nel quale esclusivamente si conferiscono rifiuti a luogo nel quale i rifiuti vengono trattati, con la possibilità di divenire uno strumento utile per le bonifiche. In fondo è quello che abbiamo sempre auspicato, anche in campagna elettorale".
Purtroppo basandoci sul piano di lavoro di Rinascente che è nelle nostre (e di molti altri) mani salta immediatamente agli occhi che questo non è assolutamente orientato alla bonifica del SIN di Piombino ma a tutt'altro! In tali scritti sono presenti tutti gli elementi per potere dare un giudizio, per noi negativo!
Le aree di discarica che intende utilizzare sono le stesse di quelle indicate da Rimateria senza escludere in futuro neanche la LI53! Ma sono proprio i 48 milioni di euro investiti in nuovi impianti di trattamento rifiuti che fanno capire che arriverà nel nostro territorio di tutto: dai fanghi delle concerie e dei depuratori, ai percolati, ai bottini, fanghi pericolosi da inertizzare, alla plastica da bruciare nell'inceneritore, ecc. Per ogni impianto viene specificato area ed estensione (per i fanghi 1,5 ettari e un investimento da 18 milioni, per l'inceneritore alimentato dalla plastica1 ettaro e un investimento da 30 milioni, ecc.) mentre paradossalmente lasciano da valutare proprio l'eventuale investimento sul vecchio impianto TAP che tratterebbe rifiuti siderurgici provenienti dal SIN di Piombino!
NO le linee industriali presentate da Rinascenza Toscana è del tutto evidente che non servono a bonificare il SIN di Piombino! Le discariche si riempiranno di rifiuti da fuori e da quel che residua dal trattamento dei rifiuti (ceneri, ecc.) dei vari impianti dimensionati e progettati quindi per rifiuti che verranno da altri distretti industriali: Firenze, ecc.
Cogliamo con favore il contenuto del commento dell'Assessore all'Ambiente, solo là dove afferma ad esempio la propria contrarietà alla costruzione di un inceneritore, elemento centrale che invece fa parte del progetto illustrato da Rinascenza! Speriamo che tale contenuto sia condiviso dal Sindaco e che un approfondimento successivo alle dichiarazioni rese abbia portato l'intera Amministrazione Comunale a maturare un giudizio coerentemente negativo, sia pure a fronte di una iniziale valutazione positiva. Ma è difficile crederlo, sono troppi gli errori commessi e malamente corretti a partire dalla prima stesura della Variante Urbanistica per determinare un futuro diverso dell'area discarica e di Colmata o agli errori presenti in quella definitiva, dalla mancanza di qualsiasi iniziativa per non dare in mano a nuovi privati la SpA Rimateria, fino a constatare oggi l'apertura con cui il Sindaco ha accolto il progetto di Rinascenza Toscana, apertura ora negata dall'Assessore! Infine perché l'Assessore ed il Sindaco non hanno sentito la necessità di convocare un Consiglio Comunale sull'evoluzione della vicenda Rimateria?
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