top of page
Immagine del redattoreLa Piazza Val di Cornia

La svendita a puntate di una Città: il porto

Aggiornamento: 7 dic 2020

Riteniamo vada sottolineata la miopia con cui i vari soggetti, a partire da Regione, Provincia e Comune, che sembra abbia costretto la ditta Sicmi Sea Style a programmare di lasciare Piombino entro Maggio 2021.

I lavoratori direttamente occupati sono più di cento, con lavorazioni di alto livello: costruzione di scafi e sovrastrutture per mega yacht. Quante volte abbiamo visto i mega scafi transitare verso Tor del Sale per raggiungere la banchina! La ditta aveva pensato che in una città come Piombino sarebbe stato facile accedere al mare, ma così non è stato. Non ha potuto nemmeno partecipare al bando dell'Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale per l'assegnazione di aree nel porto di Piombino: hanno ritenuto più utile far partecipare al bando chi intende utilizzare tali aree per la demolizione delle navi, per posteggiare le auto in attesa di spedizione per essere vendute, ecc...


Così nel nostro porto non vi è spazio per una ditta che dà lavoro qualificato e non impatta negativamente sull'ambiente mentre si aprono le braccia a chi occuperà ampi spazi dando in cambio pochissimi posti di lavoro, con attività impattanti ambientalmente o usa il nostro porto come un ripostiglio.


Sorprende vedere come altre ditte con meno occupati e che sono legate ad un vecchio modello di sviluppo ormai in crisi (energia elettrica prodotta con metano, cave, ecc..) hanno sempre trovato ascolto dai politici che ci governano. Una disattenzione colpevole che coinvolge L'Autorità portuale che privilegia anche in questo caso lo sviluppo del porto di Livorno a discapito di quello di Piombino, dove non si favorisce la nascita di attività capaci di dargli la necessaria autonomia legata allo sviluppo delle molte potenzialità.

59 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


Post: Blog2 Post
bottom of page