A 15 giorni dall'invio delle lettere rivolte al Comune di Piombino e, per quanto riguarda il Concordato in continuità, anche ai Comuni di San Vincenzo e di Campiglia, riportiamo le risposte finora ricevute con un nostro commento, in attesa delle ulteriori risposte che, ci auguriamo, arriveranno in seguito.
Alla domanda sul Concordato in continuità ha risposto, al momento, solo la Sindaca di Campiglia Alberta Ticciati che ci dice(come potete leggere in allegato) che non è in grado di fornire quanto richiesto perché “non in possesso dei suddetti atti”. Ciò dunque significa che:
– non sa quando è stata presentata la domanda ;
– non sa a che punto è l'iter della pratica;
– non è a conoscenza di quale sia il piano industriale sulla quale la domanda si basa;
– non sa nemmeno dire quale posizione ha preso il Comune da Lei rappresentato in relazione al
piano presentato in Tribunale per la richiesta di concordato.
Quindi un Comune socio di parte pubblica di una partecipata, che dovrebbe garantire la tutela dei cittadini e del territorio, ammette candidamente di non saperne assolutamente nulla. Dobbiamo dedurre quindi che il Comune di Campiglia, all'interno del CdA, si limita a votare sulla fiducia, supportando ciecamente le posizioni di un'azienda senza nemmeno conoscerle.
Sullo stesso quesito, i Comuni di San Vincenzo e Piombino non si sono ancora presi la briga di
rispondere. Speriamo che, almeno loro, ricordino cosa hanno votato.
Sulla domanda riguardante le bonifiche di Poggio ai Venti e di Città Futura e il piano degli
smantellamenti dell'area industriale, che avevamo inviato sia alla parte tecnica (Ufficio Ambiente) che alla parte politica (Sindaco) del Comune di Piombino, al momento abbiamo avuto risposta solo dalla parte tecnica.
Il Dirigente dell'Ufficio Ambiente ha risposto (come potete leggere in allegato) che:
– delle bonifiche se ne occupa l'Ufficio Lavori Pubblici, a cui dunque afferma di aver inoltrato la
nostra richiesta;
– degli smantellamenti dell'area industriale dobbiamo chiedere al gestore dell'impianto, cioè a Jindal (ci sta quindi dicendo che il Comune non è in possesso di alcun Piano degli smantellamenti dell'area industriale);
Infine il Dirigente salta a piè pari la nostra richiesta relativa alle analisi fatte da Arpat e da fonti aziendali sulle matrici del suolo, sulle acque sotterranee e sui cumuli della fabbrica.
Ci chiediamo come mai:
neanche questi dati sono in suo possesso? Neanche su questo è competente?
Restiamo in attesa di ricevere risposta dalla parte politica e dall'Ufficio Lavori Pubblici.
Sulle altre domande (carotaggi, richieste AIA e situazione delle prescrizioni in essere) ad oggi non abbiamo avuto dal Comune di Piombino alcuna risposta. Siamo comunque certi che le risposte arriveranno, dal momento che il D.Lgs. 195 del 2005 riconosce ad ogni cittadino pieno diritto di conoscere atti, progetti e documentazione in materia ambientale.
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