Piombino, 03/07/2020 Come ci aspettavamo, la Variante non è stata portata in Consiglio Comunale lo scorso 30 giugno: il Sindaco assicura che è stata rimandata perché occorre tempo per modificarla e migliorarla e ribadisce in piazza la sua ferma intenzione di votarla. Si dovrà tuttavia lavorare seriamente per renderla inattaccabile, al riparo dagli attesi ricorsi al TAR di RiMateria e dei soci privati che, come già spiegano dalle pagine dei
quotidiani locali facendo sfoggio di grande ragionevolezza, non sono i cattivi di questa vicenda, semplicemente “devono rispondere ai loro azionisti” sul non rispetto del “piano industriale che avevano comprato”.
Ma tu senti... a noi qualcuno aveva raccontato che i privati venivano a fare le bonifiche! Certo, non ce lo ha mai detto Navarra: ce lo hanno raccontato fino a pochi mesi fa molti politici. Saremmo curiosi di sapere come mai nessuno di loro ha risposto all'articolo di Navarra per ricordarglielo: le bonifiche, Navarra! Non gli utili per gli azionisti, ma il bene di questo martoriato territorio! Ma questo è un altro discorso, non divaghiamo... Stavamo parlando delle modifiche che occorre fare alla Variante.
Ma davvero per fare una Variante decente occorreva tutto questo tempo? Chi ci ha lavorato finora? Perché non si è tenuto conto sin dall'inizio delle giuste osservazioni giunte da varie parti che cercavano di mettere la Variante al riparo da possibili errori? Si è lavorato sulle osservazioni presentate? Perché, uscendo dalle “segrete stanze”, non si è cercato anche prima della adozione di coinvolgere le forze politiche che avevano partecipato alla lotta contro il progetto Rimateria, le Associazioni, i cittadini e gli stessi consiglieri di maggioranza alla stesura della variante? Consiglieri che sembrano non condividerne il contenuto, tanto che ora non vogliono votarla?
A nostro parere l’Amministrazione, con le risorse tecniche che ha a disposizione, sarebbe tranquillamente capace di elaborare una Variante urbanistica; questi continui rinvii hanno tutta l'aria di essere una tattica per nascondersi, aspettando che nel frattempo arrivi un atto esterno che renda la discarica inevitabile e la Variante inutile. Questo, come abbiamo già detto, le consentirebbe di non fermare RiMateria e di salvare
allo stesso tempo la faccia con i cittadini.
Questo atto “esterno” è il Concordato in Continuità, il cui annuncio è stato accolto con gioia dall'Amministrazione. Dovrebbe essere approvato dal Giudice entro Luglio 2020: sì, tra una manciata di giorni.
Con il Concordato in Continuità il Tribunale di Livorno approverà un Piano Industriale presentato da RiMateria che preveda come e quando pagare tutti quei debiti che rischiano di portarla al fallimento. E da dove potranno mai ricavare i soldi da dare ai debitori? Indovinate un po': da nuovi spazi di discarica. Quei nuovi spazi di discarica che il Comune afferma di essersi impegnato a fermare anche con la variante, nuovi volumi di discarica che ancora non sono stati autorizzati ma che a quel punto non potranno che esserlo. Ad essi la Regione concederà l'AIA perché un Giudice ha stabilito che senza quegli spazi i debiti di RiMateria non potranno essere saldati.
In un'intervista alla Nazione, del resto, il Vicesindaco si era già espresso in questo senso: impedire il raddoppio dei volumi di discarica, ma trovare un accordo con l'azienda magari concedendo il rialzo della discarica ex Lucchini. È vero, in piazza il Vicesindaco si è affrettato a smentire e non accetteremo smentite delle smentite, ma a questo punto non importa che l'accordo con RiMateria risulti che lo abbia fatto il Comune: sarà il Concordato a imporlo. Basta solo tergiversare un altro po', aspettando a portare quella maledetta Variante in Consiglio Comunale!
Beh, noi non ci stiamo.
Non ci basta che il Sindaco continui ad affermare che “intende impedire il raddoppio della discarica”.
Cosa vuol dire? Che se gli spazi autorizzati saranno, invece che 2 milioni e 800 mila metri cubi, 2 milioni e 799 mila metri cubi lui avrà mantenuto l'impegno preso? Stiamo scherzando?
Questa Variante va portata in Consiglio e votata al più presto. Anche se contro di essa i soci privati faranno ricorso essa avrebbe come effetto immediato il blocco del Concordato in Continuità e l’impossibilità per la Regione a concedere la nuova AIA.
Navarra afferma “noi non siamo i cattivi”. Beh, nessuno dice che Navarra ed Unirecuperi sono cattivi.
Sono però quelli che hanno comprato un'azienda sull'orlo del fallimento, accettando di assumersi un rischio d'impresa sulla base di un ampliamento degli spazi di discarica non ancora autorizzato.
Sono quelli che hanno comprato le quote a un prezzo stracciato, sperando di ricavare utili milionari. Sono quelli che continuano a condurre una discarica FUORI NORMA, quelli a cui nessuno mai impone di rispettare la legge, come invece viene imposto a tutti quei comuni cittadini che, apriti cielo, sono così volubili da aver cambiato idea sulla destinazione d'uso del loro territorio. Sono quelli che fingono di non sapere che la ex Lucchini e il cono rovescio sono a meno di 500 metri dal centro abitato di Colmata, quelli che probabilmente stanno avvelenando il nostro territorio, le nostre falde, i nostri figli e intanto contano i soldi che ne ricavano. Sono quelli che, andando contro alle disposizioni Europee in materia di Riduzione dei rifiuti, Riciclo e Riuso, continuano a creare grandi discariche esponendo l'Italia intera al
pagamento, ogni anno, di sanzioni milionarie. No, non sono cattivi. Ci mancherebbe! Ma non dovrebbero stupirsi se non li vogliamo fra i piedi.
L'Amministrazione vuole migliorare la Variante? Che si muova. Potrà attingere in questo caso anche ad alcune delle osservazioni presentate, ma senza concedere nuovi spazi di discarica. Ora basta con i giochini: alla fine di luglio non ci sarà più nulla da fare e se farete in modo di arrivare a questo, sia chiaro, la città non lo dimenticherà.
A RiMateria si può e si deve dare una diversa prospettiva.
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