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Immagine del redattoreLa Piazza Val di Cornia

Piombino Covid: dai dubbi al primo bilancio

In un recente articolo, la Piazza Val di Cornia aveva espresso come vi fossero

Proponevamo di investire per tornare a dare a Piombino prestazioni di alto

livello, riqualificando e riaprendo quei reparti che sono stati progressivamente

svuotati, in modo da essere un efficace supporto per gli ospedali saturati dalla

pandemia e porsi, in prospettiva, in una logica capace di rendere produttivi e

mantenere anche in futuro gli investimenti fatti in questa fase di emergenza.


Riteniamo oggi di dover di nuovo affrontare il tema Sanità, anche sulla scorta delle

notizie che provengono dall’Ospedale di Piombino (ospitante malati Covid)

cercando a ritroso il perché di questa scelta.

Nell’Ordinanza del 5 Novembre 2020 il Presidente della Regione Toscana

Eugenio Giani chiedeva di individuare le strutture private (accreditate e non), il

personale sanitario, i locali e le apparecchiature e di procedere alla loro relativa

messa a disposizione.

Il 13 Novembre 2020 il Direttore Generale dell’ASL Toscana nord-ovest Maria

Letizia Casani riferiva che i posti letto destinati ai Pazienti Covid erano “430 di cui

50 liberi, mentre per quanto riguarda la Terapia Intensiva possiamo ancora

contare su 3 posti letto liberi e ampliabili in caso di necessità”. Aggiungeva inoltre

che “fondamentale in questo frangente è l’apporto che stanno fornendo gli

Ospedali di prossimità” riferendosi a Pontremoli (20 posti letto), Cecina (24 posti

letto) e, per le cure intermedie, Piombino (24 posti letto) e Barga. Precisava infine

che “il coinvolgimento di tutta la rete ospedaliera risponde a un principio di

solidarietà che sta alla base dell’Ordinanza 96 della Regione Toscana”. Andando

a vedere l’Ordinanza n° 96 del 24 Ottobre 2020, leggiamo tra le altre cose che,

viste le precedenti Ordinanze, Decreti e DPCM, si riteneva necessario, in base

alla situazione epidemiologica e al carattere diffusivo dell’epidemia, di potenziare

la gestione delle attività di contact tracing, gli alberghi sanitari, i reparti di cure

intermedie, nonché tutte le misure per permettere una più omogenea distribuzione

dei Pazienti all’interno del sistema ospedaliero, evitando di creare blocchi di

attività importanti nell'assistenza di malati non Covid. Ordinava quindi di reperire il

Personale necessario anche attraverso procedure di reclutamento straordinario e

di costituire una centrale operativa di coordinamento delle attività sanitarie per

ogni area vasta. Inoltre, chiedeva alle aziende ASL toscane di impegnarsi a

convertire in cure intermedie almeno l’80% dei posti letto disponibili in questo

livello di setting assistenziale. Abbiamo qui fatto riferimento solo a quella parte

dell’Ordinanza (ci vorrà perdonare la Direttrice Generale Casani) che ci sembra

rispondere più al principio “non c’è tempo, siamo in uno stato di emergenza”, che

non a quello di umana pietas e di solidarietà.


COVID, leggiamo che sono state distinte 5 fasi in ordine crescente di gravità ed

impegno e di stima dei posti letto attivabili. L’inclusione di Piombino è prevista

nell'attivazione della fase 2, in cui si stima che i posti letto Covid di degenza

ordinaria attivabili siano tra i 700 e i 1300.

Il 30 Ottobre 2020 la AUOP rendeva pubblico il passaggio alla fase 2 essendo la

prima fase giunta rapidamente a saturazione, avvertendo inoltre che ciò avrebbe

comportato la riduzione delle attività di ricovero medico ultra-specialistico e di

alcune branche di ricovero chirurgico.


Fatto questo lungo preambolo, vediamo quali inevitabili problemi ha comportato la

scelta di includere in questo piano l'Ospedale di Piombino.

Nell’ambito delle nostre ricerche ci siamo imbattuti in un Decreto che il 20 Luglio

1939 che testualmente “Tutti gli Ospedali a qualunque categoria appartengano

debbono disporre di un proporzionato numero di ambienti agevolmente

separabili anche per l’isolamento di malattie infettive per un totale del 6% dei

posti letto disponibili. Se il fabbisogno calcolato dei posti letto supera il numero di

30, si deve provvedere alla costruzione di apposito reparto per malati infettivi

preferibilmente separato dal corpo della fabbrica destinato ai malati comuni. Se il

fabbisogno oltrepassa i 60 posti letto e si incontrano difficoltà a creare reparti per

infettivi presso i singoli Ospedali già esistenti, si può provvedere con ospedali

separati per contagiosi”. Altri tempi, altre infezioni, certo, eppure questo Decreto

indicava, già 80 anni fa, quanto si sarebbe ragionevolmente dovuto fare.


Ora chiediamo: esistono a Piombino ambienti agevolmente separabili ?

L’aver individuato al secondo piano di Villamarina una zona per Pazienti Covid,

protegge gli altri utenti da eventuali contatti con i Pazienti infettivi?

Esiste personale sanitario destinato esclusivamente all'area Covid?


L’Ospedale di Villamarina, costruito per essere Casa di Cura privata, ha subito

negli anni molte trasformazioni, ma nessuna di queste prevedeva il suo utilizzo

per Pazienti con malattie infettive, quindi non vi sono percorsi a loro dedicati,

né vi sono ascensori o spazi appositi per tale tipologia di malati. Ne consegue

che non è possibile escludere il contatto fra gli infettivi e gli altri utenti. L’uso

promiscuo degli ascensori è uno dei punti critici, trattandosi di spazi ristretti usati

sia dal Personale Sanitario che dagli Utenti, compreso il trasporto di Pazienti

Covid a cui si ovvia con una disinfezione “à la demande”. Lo sappiamo, sembra

uno scherzo; purtroppo non lo è.

Se non ci fosse Personale Sanitario totalmente dedicato al Reparto Covid, pur con

tutte le accortezze e precauzioni del caso, si determinerebbe un avvicendamento

nel reparto che non fornirebbe sufficienti garanzie circa la possibilità che il

personale stesso divenisse a propria insaputa trasportatore del virus.

Abbiamo saputo che alcuni degenti, risultati negativi al tampone eseguito in

entrata, sono poi risultati positivi; tale situazione difficilmente prevedibile costringe

a un affannoso tracciamento e all’esecuzione di ripetuti tamponi su tutti coloro che

sono venuti a contatto col nuovo Paziente Covid.

La permanenza in “bolla” presso il Pronto Soccorso di Pazienti sospetti Covid in

attesa dell'esito del tampone (che rappresenta un'altra criticità, come avevamo già

sottolineato in un precedente comunicato), sembra essere stata se non risolta,

almeno “razionalizzata”.


Viene detto che è arrivato e arriverà nuovo Personale. Molto bene! Ma è

Personale già formato? Ha già esperienza con questo tipo di Pazienti? Avremmo

molte altre domande, tutte riconducibili al quesito iniziale: era Piombino in grado

di accogliere tali Pazienti?

Il principio di solidarietà evocato dalla Direttrice Generale Casani è un principio da

condividere, ma va inserito in un progetto capace di garantire la salvaguardia della

salute degli Utenti non Covid. Gli Ospedali divenuti a loro volta focolai di infezione,

i tanti contagiati o addirittura deceduti tra medici e infermieri, stanno lì a

dimostrare, al di là della retorica nazional-popolare sugli EROI che combattono in

Ospedale, le criticità del nostro Servizio Sanitario Nazionale che non possono

essere certo cancellate a suon di ordini di servizio.

La nuova ondata e la crescita esponenziale dei contagi erano state ampiamente

annunciate, ma ancora una volta ci troviamo a rincorrere le soluzioni in una logica

di emergenza, ad attivare posti non fisicamente distinti negli Ospedali, mentre ciò

che avviene nei reparti Covid sembra coperto quasi da segreto di stato.


Invitiamo tutti coloro che hanno responsabilità a tutti i livelli a fare chiarezza in

un'ottica di trasparenza, perché si possa intervenire in modo proficuo attraverso il

confronto.

Ultima ma non meno importante domanda è la seguente: visti i contratti di lavoro

di tipo libero-professionale fatti ad hoc per l’occasione anche per gli OSS, di

quale libera professione si può parlare se non esiste nemmeno un loro Ordine

Professionale?

Il virus non è cambiato, ma noi dovremmo cambiare, con impegno e

coraggio: proviamoci!

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