Apprendiamo che sono partiti i lavori per la messa in sicurezza definitiva delle due discariche dismesse di Poggio ai venti. L'affermazione del Sindaco (“Oggi è una giornata storica") e quella dell'Assessore all'Ambiente (“Sono molto orgogliosa di vedere finalmente questo progetto concretizzarsi") indurrebbero a pensare che la bonifica di Poggio ai Venti sia in pratica già avviata.
Ma è così?
Non proprio: infatti il comunicato afferma, nel finale, che “ L'iter prevede la verifica del funzionamento della rete di monitoraggio dei siti, attualmente in corso. Se l’impianto avesse necessità si procederebbe al ripristino e, successivamente, alla progettazione dell’opera di messa in sicurezza e all’affidamento dei lavori".
Nonostante tutte le risorse impiegate dall'Amministrazione per curare la comunicazione, un'informazione di questo tipo non consente ai cittadini di comprendere e valutare quello che gli amministratori stanno davvero facendo e come si stiano utilizzando i soldi pubblici.
Non è infatti assolutamente chiaro quale sia il “percorso lungo e impegnativo” con il quale si intende affrontare la bonifica di Poggio ai Venti.
In questo modo i cittadini non possono capire, né tanto meno portare contributi o giudicare quello che accade. Perché dare una notizia in questo modo?
Non sarà che in realtà non c'è proprio nulla da annunciare riguardo a Poggio ai Venti, ma c'è da bilanciare la notizia appena apparsa sui giornali circa la richiesta di Autorizzazione che Rimateria ha fatto per il rialzo della discarica ex-Lucchini e la riprofilatura con la discarica ex-ASIU? Se concessa, questa autorizzazione porterà rifiuti alle discariche di Colmata per molti altri anni. Questo il Sindaco e l'Assessore lo sanno da molti mesi, ma non vi hanno mai speso una parola. Già le amministrazioni precedenti avevano annunciato che la bonifica di Poggio ai Venti era iniziata: ricordiamo che le due aree sono state sottoposte a caratterizzazione (quell'insieme di operazioni che permettono di individuare il tipo di inquinamento del suolo e delle acque, prelimiari alle opere di bonifica) mediante Piano approvato dal Ministero dell'Ambiente, una nel 2002 e l'altra nel 2008. Le caratterizzazioni suddette sono state terminate e approvate nel 2005 e nel 2011. Il Comune di Piombino con delibera della Giunta Comunale n. 218 del 05/06/2009 aveva individuato ASIU s.p.a. “quale soggetto soggetto pubblico incaricato dell’attuazione e della gestione degli interventi per la messa in sicurezza definitiva e bonifica delle aree pubbliche di Poggio ai Venti”. ASIU, dopo avere speso una piccola parte dei soldi affidatigli, si dichiarava incapace di ottemperare agli impegni presi e per questo il Comune di Piombino dopo sei anni (il 26 marzo 2015) aveva richiesto al Commissario straordinario per il SIN di Piombino E. Rossi di sostituirsi al Comune nel ruolo di soggetto responsabile della bonifica.
La storia dimostra chiaramente che per procedere alle bonifiche non basta avere i soldi a disposizione né la volontà politica di eseguirle: è indispensabile saper scegliere l'iter giusto. Iter sul quale ancora nulla è dato sapere. Ricordiamo all'Amministrazione che già ad Agosto 2020 La Piazza aveva chiesto “Abbiamo appreso dalla stampa che Piombino è tornato titolare per la bonifica di Poggio ai Venti. Vorremo sapere se confermate che tale compito sarà fatto in collaborazione con SEI Toscana. Se sì, su che basi e come si espliciterà?". L'Amministrazione non ha mai risposto a questa domanda: non è che sta ripercorrendo la strada dell'affidamento diretto (senza gara) a SEI delle operazioni iniziali di bonifica come la precedente aveva fatto con ASIU? Del resto questa notizia è già stata riportata da qualche giornale e ripresa in dichiarazioni pubbliche.
Quanti mesi ancora dobbiamo aspettare per avere una risposta chiara e ufficiale?
Forse l'unica nuova iniziativa presa ultimamente in merito alla questione bonifiche di competenza del Comune di Piombino è l'avere affidato ad una ditta esterna alla pubblica amministrazione per una cifra pari a € 81.118,00 l'incarico di fornire "Prestazioni giuridiche in ambito ambientale" e "Prestazioni specialistiche in ambito ambientale" come possiamo leggere nella delibera allegata.