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Rigassificatore: vogliamo più trasparenza e monitoraggi

In merito agli sforamenti di emissioni di formaldeide e metano oltre i parametri fissati dall’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per il rigassificatore di Piombino, si è tenuto oggi un incontro congiunto tra i comitati cittadini e il Sindaco di Piombino Francesco Ferrari, accompagnato dall’Assessore all’Ambiente Rossana Bacci.


Alla luce di quanto accertato da ISPRA, riteniamo che il Ministero, responsabile del rilascio dell’AIA che ha autorizzato l’esercizio del rigassificatore, avrebbe dovuto sospendere immediatamente l’attività del rigassificatore. Tuttavia, nonostante le emissioni nocive superiori ai limiti consentiti, l’impianto ha continuato a operare senza interruzioni da novembre 2023 ad oggi, immettendo sostanze cancerogene nell’ambiente.


Le rassicuranti parole spese pro Snam da chi da sempre ha voluto questo impianto nel porto non ci rassicurano per niente. Però vogliamo riconoscere al rappresentante dei 300 una sua coerenza, eccezione fatta per la piccola parentesi della campagna elettorale, ma allora non era tanto proficuo essere favorevole al rigassificatore.

Questo episodio porta a riflettere sulle numerose prescrizioni impartite nella stessa AIA. Attualmente, oltre a quella sui valori di formaldeide, è in corso anche la procedura di modifica parziale dell’AIA riguardante l’immissione in corpo idrico, iter che sarà seguito con attenzione dai Comitati.


Inoltre dobbiamo ricordare che la concessione per l’installazione del rigassificatore è stata rilasciata dal Commissario Giani, il quale ha recepito i pareri degli enti con varie prescrizioni. Tuttavia, i report di controllo non sono mai stati pubblicati dal Commissario. Abbiamo chiesto ripetutamente alla Regione di fornire tali report, ma senza successo.


I comitati hanno rinnovato al Sindaco e all’Assessore la richiesta di accesso ai report e hanno chiesto che vengano installate centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria nel porto e nelle zone del Cotone e della Tolla.

Non ha senso limitarsi a misurare le emissioni dai camini dell’impianto e poi utilizzare dei software previsionali senza considerare l’intero contesto ambientale in cui queste emissioni si disperdono. Per questo proponiamo all’amministrazione l’installazione di un cartello luminoso che indichi i valori rilevati alla popolazione, affinché sappia ciò che respira.


È stato richiesto al sindaco di attenzionare la ASL, per eventuali azioni da intraprendere. 

È stata inoltre rinnovata la richiesta a Ferrari di invitare il nuovo Prefetto a mantenere gli impegni presi precedentemente in relazione alla predisposizione del piano di evacuazione per i residenti in caso d’incidente, già richiesto più e più volte; ed è stato chiesto di dare parere negativo alla modifica dei valori e dei già stabiliti nell’AIA per il rigassificatore, tenendo realmente conto delle altre fonti emissive (navi e industrie) presenti nel porto di Piombino, area in cui opera l’impianto.


Per concludere, è stato chiesto a Sindaco e Assessore di organizzare un’assemblea pubblica per informare la popolazione. 


Comitato Salute Pubblica (CSP)

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