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Immagine del redattoreLa Piazza Val di Cornia

Il punto sulle (mancate) risposte alle nostre domande

Trascorso il periodo elettorale, durante il quale siamo stati in silenzio per evitare che qualunque nostro ragionamento potesse essere interpretato a favore o contro un qualsiasi schieramento, torniamo ad analizzare i problemi e ad aprire discussioni in cerca di possibili soluzioni. Questo è infatti l'unico obiettivo per cui abbiamo aperto il blog “La Piazza”, nel quale speriamo di leggere i contributi e le riflessioni di un numero sempre maggiore di cittadini.


Le domande relative al nostro territorio che avevamo posto ad Agosto (ben prima delle elezioni) a vari soggetti istituzionali, sono rimaste in gran parte senza risposta. Avevamo chiesto:

- Come il Comune di Piombino intende procedere per la bonifica già finanziata di Poggio ai Venti? Con affidamento a SEI Toscana o preparando un Bando di gara a livello europeo?

- Cosa è stato fatto e cosa si intende fare per la bonifica di Città Futura (l'area tra il Cotone e il Centro Giovani), per la quale è presente sia un progetto di bonifica approvato dal Ministero che il relativo finanziamento?

- Come il Comune intende attivarsi perché si arrivi a smantellare velocemente gli impianti delle acciaierie in disuso, con particolare riferimento alla cokeria e al problema amianto?

- Possiamo prendere visione dei documenti di JSW o ARPAT a disposizione del Comune relativi alla situazione ambientale (matrici suolo, acque sotterranee, cumuli, ecc) della fabbrica?

- A che punto è la nuova richiesta di AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) presentata da Rimateria al Comune e da questo trasmessa alla Regione?

- Quale posizione hanno assunto i Comuni soci di Rimateria negli organi di gestione della SpA (Campiglia Marittima, San Vincenzo, Piombino) in merito al piano industriale proposto al Tribunale di Livorno in merito al Concordato in Continuità per evitare il fallimento?

- Perché si è deciso di fare solo 8 carotaggi nella discarica Rimateria? Come sono state stabilite le modalità di effettuazione?

- Perché la Commissione di Inchiesta sulla vicenda Rimateria non ha ancora programmato di relazionare sul lavoro di indagine svolto mediante convocazione di un apposito Consiglio Comunale?

- Ad ARPAT: sono terminati i lavori che assicurano il rispetto delle prescrizioni ricevute dalla SpA Rimateria con delibera 1414 della Giunta Regionale?


Ad oggi abbiamo ricevuto soltanto 3 risposte molto scarne, incomplete e assolutamente insoddisfacenti.

1) Il Comune di Campiglia Marittima, per quanto riguarda il Concordato, afferma incredibilmente di non sapere nulla. Cioé il Sindaco non sa come il suo Comune ha votato nel CdA relativamente ad un piano industriale così importante da andare alla valutazione del Tribunale di Livorno. Possibile? E se così davvero fosse, secondo voi c'è da stare tranquilli?

2) Il Comune di Piombino, per quanto riguarda gli smantellamenti, afferma solo di non essere in possesso di alcun piano presentato da Jindall. E tanti saluti.

3) La risposta data in merito ai carotaggi (che abbiamo ampiamente commentato in un altro comunicato) non chiarisce comunque perché si è scelto di fare solo 8 carotaggi.


Sul resto dei quesiti silenzio assoluto. Perché?

Se non c'è una corretta informazione non è possibile alcuna partecipazione, quindi non è possibile nemmeno parlare di democrazia. Le informazioni e le opinioni sui fatti, le idee devono poter circolare e confrontarsi attraverso dibattiti e critiche costruttive che possono aiutare chi governa a compiere le scelte più opportune, più giuste per un territorio. Non ci si può rivolgere ai cittadini solo una volta ogni 5 anni e solo per chiedere un voto! La democrazia prevede strumenti specifici che consentono alla cittadinanza di esprimersi in merito ad argomenti specifici: il referendum, ad esempio, o i percorsi partecipati. Ma se non c'è nemmeno informazione, quale partecipazione e quale trasparenza sono possibili sulle azioni intraprese o prospettate?


La mancata trasparenza è ancora più grave quando riguarda le aziende locali: basta vedere il comportamento di Jindall e di Rimateria. Quest’ultima ha eliminato le assemblee pubbliche mensili e il suo sito Web non viene aggiornato da molti mesi. L'azienda si limita ad emanare comunicati intimidatori verso chi chiede di controllare il suo operato e i suoi progetti, trincerandosi dietro argomentazioni discutibili e inconsistenti (ad es. quando afferma che i carotaggi intercetterebbero rifiuti vecchi decine di anni: questo non è possibile visto che la discarica si è alzata da 24 a 32 metri solo negli ultimi 5 anni), nel tentativo di farci dimenticare che fino ad oggi ha sempre operato senza rispettare i parametri e le prescrizioni di legge, facendo la voce grossa come chi è parte lesa e dimenticando di dire che fino ad oggi l'intera città di Piombino, ed in particolare i quartieri ad essa più vicini, hanno dovuto sopportare i grandi disagi conseguenti alla sua perenne conduzione fuori norma. A ben guardare saremmo noi a dover chiedere i danni a lei. O no?


Lasciando da parte la questione Rimateria, alla quale dedicheremo un prossimo e più esaustivo comunicato, sul nostro territorio gravano moltissimi altri problemi originati dalla drammatica crisi che si protrae dal 2008, oggi aggravata dal Covid 19: la situazione ambientale, i cambiamenti climatici che stanno mettendo a dura prova l'agricoltura, le mancate bonifiche, la crisi occupazionale originata anche dalla vicenda JSW, il problema dei collegamenti per la città ed il porto, lo smantellamento dell'Ospedale trasformato in un Pronto Soccorso, il perdurante progetto di fare di Piombino un polo nazionale per la gestione dei rifiuti. Le scelte che verranno fatte in quest anni sono decisive per il futuro di intere generazioni: abbiamo bisogno di costruire un percorso con la partecipazione di tutti i cittadini, abbiamo bisogno di dibattito, di confronto e di democrazia. Uno dei presupposti fondamentali su cui si basa tutto ciò è, senza dubbio, l'informazione.


“Chiedere è lecito, rispondere è cortesia” recita un vecchio adagio.Beh, signori cari, non siamo d'accordo. Chiedere è lecito e rispondere è dovuto. Perché le domande di cui sopra non hanno ancora ricevuto risposta?

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